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Sbarcati i 196 della “Open Arms”, 85 rimarranno in Toscana. La Regione: “Il governo mette in difficoltà il sistema di accoglienza” – ASCOLTA

today22/08/2023

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    Serena Arrighi, sindaca di Carrara

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    Guido Aprea, prefetto Massa Carrara

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    Monia Monni, assessora alla Prociv Toscana

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    Serena Spinelli, assessora al welfare Toscana

 

CARRARA – E’ entrata nel porto di Marina di Carrara (Massa Carrara) intorno alle 8, la nave ong Open Arms con 196 migranti, soccorsi giorni fa nel Mediterraneo centrale. Le persone soccorse a bordo della nave – tra questi anche 14 minori soli di cui uno con meno di 14 anni –  hanno accompagnato l’arrivo nello scalo toscano con un applauso. Le procedure sono coordinate dalla Prefettura di Massa Carrara: tra le persone presenti al porto il prefetto Guido Aprea e la sindaca di Carrara Serena Arrighi, oltre alle assessore alla protezione civile e al welfare Monia Monni e Serena Spinelli.

Dopo i primi controlli sanitari a boro della nave – non si segnalano casi sanitari gravi a parte qualche caso di scabbia e un paio di varicella –  i migranti vengono fatti scendere e accompagnati in pullman al complesso di Imm-CarraraFiere, per l’identificazione e le visite mediche, per poi essere rifocillati e accompagnati nei centri di accoglienza: 80 sono destinati a strutture di accoglienza in Toscana, 71 in Piemonte e una trentina in Umbria. Per quanto riguarda i minori non accompagnati la maggior parte rimarrà a Massa, altri andranno in altre province toscane, ha spiegato ai giornalisti il prefetto di Massa Carrara Guido Aprea, che sull’accoglienza ha aggiunto: “In questa provincia difficoltà non ne abbiamo, oltretutto sono già parecchi sbarchi, Carrara come porto sicuro lo è già da gennaio c’è la massima collaborazione da parte di tutti”.

Di avviso diverso l’assessore al welfare serena Spinelli che ha ricordato come la Toscana sia stata destinata ad accogliere in questi mesi qualcosa come 3.500 persone ma lo avrebbe fatto meglio con la cosiddetta accoglienza diffusa, mentre con il sistema del governo si incontrano delle difficoltà, perché “le associazioni del terzo settore no partecipano ai bandi per i contributi troppo bassi per fare qualcosa di più di vitto e alloggio” e perché “il decreto Cutro esclude i migranti dai progetti di integrazione”.

Nei giorni scorsi a levare l’allarme sull’accoglienza è stato il responsabile immigrazione Anci, Matteo Biffoni, ma il ministro Pianteodosi ha bollato le critiche come “ridicole”, mentre le criticità deriverebbero dalla mancata firma del decreto emergenza immigrazione da parte di 4 regioni tra cui la Toscana: “Ridicola è la polemica del ministr – ribatte l’assessora alla protezione civile Monia Monni – e lo dimostra il fatto che ha esprimere critiche è anche il governatore veneto zaia, che pure l’accordo l’ha firmato”.

Per Marina di Cararra è il sesto sbarco di migranti: il primo fu il 30 gennaio per la Ocean Viking di Sos Méditerranée con 95 persone a bordo, il 19 aprile e il 5 giugno gli arrivi della Life Support di Emergency con 55 e 29 migranti, e il 7 e 19 luglio quelli della Geo Barents di Medici senza frontiere con, rispettivamente, 196 e 214 persone.

Scritto da: Redazione Novaradio


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