TOSCANA – Nel 2022 le richieste di sfratto in Toscana sono state oltre 8.400, in aumento vertiginoso del 200% rispetto al 2021. In alcune città esposta a maggior pressione abitativa come Firenze i numeri da un anno all’altro sono quasi triplicati, ma anche in molti altri territori si registrano aumenti a tre cifre. I dati sono quelli ufficiali Istat, raccolti e messi in fila dall’Unione Inquilini. Un salto di qualità, in senso negativo, per la sofferenza abitativa nella nostra Regione: “Colpa anche della mancanza di politiche di sostegno, dal taglio dei fondi al contributo affitti alla cancellazione dei fondi statali per la costruzione di alloggi di edilizia residenziale pubblica” segnala Pietro Pierri, Unione Inquilini Toscana, parlando stamani a Novaradio. “All’origine del fenomeno ci sono cause diverse – aggiunge – tra cui anche , ma non solo, la spinta alla turistificazione dei centri storici”.
Un tema scottante, quello dell’overtourism, su cui Firenze ha provato la mossa dello stop agli affitti 2stile airbnb” nell’area Unesco del centro storico, attirandosi le critiche dalla ministra Santanché (“non va criminalizzata la proprietà privata”). Una posizione inaccettabile per l’Unione Inquilini, che non promuove neppure però del tutto il Comune: “Un primo passo” maa tardivo: “Negli ultimi anni la politica ha rinunciato del tutto a governare il fenomeno”.