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FIRENZE – Il settore moda dell’area fiorentina, dopo diversi anni di spinta continua e con crescita a due cifre, sta conoscendo una brusca frenata, con richieste di ammortizzatori sociali raddoppiate rispetto a un anno fa”. E’ l’allarme lanciato da Fabio Franchi segretario generale Cisl Firenze-Prato e dal referente moda della Femca-Cisl Firenze-Prato, Gianluca Valacchi, che chiedono l’urgente convocazione di un tavolo con parti sociali, brand e istituzioni politiche, che parlano di una impennata delle richieste di cassa integrazione e di accesso al fondo solidarietà bilaterale del settore artigiano. I numeri parlano chiaro: nel settore moda di Firenze a settembre le ore di cassa integrazione autorizzate da Inps sono state 75 mila, quasi il doppio delle 38 mila dello stesso mese del 2022.
“Entro i primi due mesi del 2024 molte aziende artigiane avranno finito gli strumenti di sostegno e rischiamo un taglio importante di posti di lavoro” denuncia Gianluca Valacchi: “Serve la convocazione urgente di un tavolo di settore se vogliamo che il nostro distretto abbia un futuro e un futuro sano”.