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Saluto romano, Anpi Firenze: “La sentenza della Cassazione non mette al riparo gli autori dei fatti di Acca Larentia” – ASCOLTA

today19/01/2024

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    Giovanni Baldini, Anpi Firenze, 19 gennaio 2024

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FIRENZE – Non si placano polemiche, osservazioni e differenti interpretazioni della sentenza della Cassazione sulla punibilità del “saluto romano” che ieri ha mandato assolti i neofascisti che nel 2016, in occasione di un ricordo pubblico della morte di un militante del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 da un estremista di sinistra, avevano fatto il saluto a braccio teso simbolo del fascismo: l’atto, hanno scritto i giudici, non è incitamento dell’odio razziale (ex legge Mancino) e non è apologia di fascismo se ha solo un intento commemorativo e non è un atto concerto di ricostituzione del partito fascista (ex legge Scelba).

Ad esultare ieri sono stati innanzitutto i gruppi neofascisti come Casapound, ma anche Fratelli d’Italia, in primis il presidente del senato la Russa, ma in attesa delle motivazioni estese delle Sezioni Riunite, docenti di diritto ed giuristi si distinguono sull’interpretazione del significato reale della decisione e le sue conseguenze per la giurisprudenza.

Anche sul fronte antifascista l’Anpi segnala alcuni elementi che meritano una valutazione più attenta. “La sentenza non aggiunge nulla di nuovo, chiarisce alcuni punti e e si inserisce in un contesto preciso: negli ultimi anni turi  coloro che hanno fatto il saluto romano son andati assolti” dice Giovanni Baldini, Anpi Firenze ed esperto della galassia della nuova destra. Nella sentenza, aggiunge, “si dice che il saluto romano a scopo commemorativo non è una violazione delle leggi e della Costituzione, è un dato di fatto. Ma voglio sottolineare ‘a scopo commemorativo’, e non ‘durante le commemorazioni’ perché anche le commemorazioni possono essere utilizzate per fare propaganda: questo non mette al sicuro i fatti di Acca Larentia”.

Scritto da: Redazione Novaradio


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