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CALENZANO (FIRENZE) – Sono stati ritrovati corpi dei tre dispersi nell’esplosione al sito Eni di Calenzano, all’interno dell’area della pensilina dell’area di carico. Sale dunque a cinque le vittime accertate il bilancio. A comunicarlo è la Procura di Prato che con il pm Luca Tescaroli sta coordinando le indagini. Stamani nel sito Eni di Calenzano è stato effettuato un sopralluogo di due periti incaricati di redigere “una perizia sugli esplosivi”.
Sono invece 14 le persone ancora ricoverate in ospedale: di queste, due ospitate nel centro grandi ustionati di Cisanello, in gravi condizioni. “Molto preoccupato” per le loro condizioni si è detto il governatore Giani, parlando a margine del Consiglio Regionale, che stamani ha osservato un minuto di silenzio in segno di vicinanza alle famiglie delle vittime.
Oggi, come ieri, sarà giornata di lutto cittadino a Calenzano. “La città è sconvolta” racconta stamani a Novaradio il sindaco Giuseppe Carovani, che ieri assieme alla sindaca di Firenze Sara Funaro ha incontrato alcuni familiari delle vittime. Il sindaco ha fatto anche il punto sui danni provocati dall’esplosione, in particolare alla piscina e il centro sportivo – chiusi ieri per precauzione, continueranno a rimanere chiusi in attesa di verifiche statiche e strutturali – oltre che a molte aziende intorno all’area dell’esplosione.
“Viene da pensare che, data la prossimità delle linea ferroviaria, che cosa sarebbe potuto succedere se in quel momento fosse transitato un treno visto lo spostamento d’aria” ha aggiunto il sindaco Carovani: “Il nostro interrogativo è la possibilità che questo stabilimento, questo deposito, possa rimanere in una zona cosi nevralgica, così critica dal punto di vista urbanistico, vista la presenza nei dintorni di infrastrutture importanti, abitazioni, fabbricati e industrie. E’ una riflessione che vorremmo aprire con le istituzioni”.