FIRENZE – Un nuovo incendio nella notte tra martedì e mercoledì è divampato nel sottopasso delle Cure, distruggendo per la seconda volta nel giro di pochi mesi i libri del “libraio Marco”. Le fiamme sono state appiccate stanotte, portandosi via non solo i libri donati da tanti residenti della zona a Marco per la sua speciale libreria nel sottopasso, ma anche i giacigli di chi nel sottopasso trova un luogo per dormire durante la notte.
“Per chi ci passa ogni tanto è evidente la distanza tra il quotidiano e i momenti di forte esposizione mediatica. Le risposte solidali sono belle e utili. Ma non bastano – ha commentato sulle sue pagine social il Consigliere Comunale di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi – I nuovi libri non mancheranno, così come la presenza di forte indignazione. Da un anno chiediamo un nuovo modo di confrontarsi con marginalità e povertà, accompagnando le risposte che si attivano principalmente in contesti di emergenza. Troppo si appoggia su carità e buoni sentimenti, invece che su interventi strutturali e diritti/doveri. Troppo è costruito sulla retorica del decoro, che crea un loro da cui immaginarsi altro e da cui illudersi di doversi/potersi proteggere. Serve tutto. Serve anche la politica, che forse è la cosa che più manca. Insisteremo a proporla, in attesa di dettagli e spiegazioni sulla vicenda specifica”.
Sull’episodio è intervenuta anche la sindaca Sara Funaro: “Il mio primo commento è di condanna, poi ovviamente ci sono i nostri agenti della polizia municipale che stanno verificando. Andare a colpire Marco è come andare a colpire la fragilità in generale nella nostra città”, ha detto la sindaca di Firenze che ha aggiunto “E’ già la seconda volta che succede che viene dato fuoco ai libri ai libri di Marco. Tra l’altro Marco è in un percorso virtuoso, accoglienza, di reinserimento da un punto di vista socio-lavorativo con il banco e con le associazioni che lo stanno aiutando”.
Per il capogruppo M5s in Consiglio comunale Lorenzo Masi “si tratta di un evento che condanniamo con tutte le nostre forze e sul quale tutti noi dobbiamo riflettere e intervenire prontamente. E’ evidente che è necessario arrivare ad una soluzione definitiva, che tuteli innanzitutto le persone ma che garantisca anche il luogo, visto che il sottopasso è cruciale per i collegamenti tra le Cure e piazza della Libertà e viene utilizzato ogni giorno sia da adulti che da bambini”.
Un primo episodio del genere si era verificato lo scorso 29 marzo. Dopo quel giorno Marco aveva avuto la possibilità di usufruire di un banco in Piazza delle Cure per vendere i suoi libri, ma da stanotte, quasi tutta la sua libreria è di nuovo in fumo.