Cultura

A La Compagnia arriva la prima edizione del “Perù Cinema Festival” – ASCOLTA

today16/05/2025

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    Ana Maria Nava, ideatrice del festival

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FIRENZE – Dalla vicenda di Flora Tristan, considerata la pioniera del femminismo nell’Ottocento, fino al ritmo della cumbia psichedelica, simbolo dell’identità musicale dell’America Latina: al cinema La Compagnia di Firenze si svolgerà la prima edizione del Perù Cinema Festival, dal 23 al 25 maggio. Sono in cartellone sei film con obiettivo di favorire il dialogo culturale e l’incontro tra i due Paesi.

‘La Herencia de Flora’ di Augusto Tamayo San Román, il racconto di Flora Tristan, donna simbolo della lotta per i diritti femminili nell’Ottocento, aprirà la kermesse cinematografica, il 23 maggio alle ore 20,30.  Si prosegue sabato con “El Corazón de la Luna” di Aldo Salvini, la toccante storia di una donna solitaria che trova un inatteso riscatto attraverso l’incontro con un misterioso “angelo meccanico” (ore 18). A seguire, alle 20, sarà il turno di “La Decisión de Amelia”, film drammatico scritto e diretto da Francisco J. Lombardi, racconto del rapporto tra una giovane e umile infermiera e di un ricco anziano autoritario, le cui vite cambieranno dopo il loro incontro. In seconda serata, alle 21.50, è prevista la proiezione di “Un mundo para Julius” della regista Rossana Díaz Costa, tratto dal romanzo di Alfredo Bryce Echenique. Il film segue lo sguardo innocente di un bambino che scopre il volto disuguale e ipocrita della società peruviana degli anni ‘50. Spazio alla musica nella terza giornata di festival con la proiezione di “La Danza de los Mirlos” di Álvaro Luque, documentario sulla leggendaria band amazzonica Los Mirlos, pionieri della cumbia psichedelica latinoamericana. In chiusura, alle 20 il festival propone “El vientre”, thriller psicologico di Daniel Rodríguez Risco, che affronta il tema della maternità con toni inquietanti e drammatici.

“L’obiettivo di organizzare una rassegna come il Perù Cinema Festival era valorizzare una cinematografia spesso poco visibile, creando uno spazio di incontro culturale e di dialogo attraverso l’arte – ha dichiarato Ana Maria Nava, presidente dell’associazione Tinkuy e ideatrice della rassegna – In questo percorso, la parola Tinkuy, che in quechua significa ‘incontro’, ha rappresentato la guida ideale. Il festival ha voluto essere un ponte tra mondi, capace di mostrare quanto il cinema peruviano stia vivendo un momento di intensa creatività e riconoscimento internazionale. Nonostante le difficoltà economiche e strutturali che molti autori affrontano, i registi coinvolti hanno partecipato con entusiasmo, condividendo esperienze e progetti che testimoniano la vitalità di questo panorama artistico. Questo festival vuole porsi come spazio di condivisione e ci auguriamo che cresca come punto d’incontro tra storie, persone e culture”.

Scritto da: Redazione Novaradio