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A Palazzo Strozzi gli “hollow man” di Giulia Cenci inaugurano il nuovo “Project Space” – ASCOLTA

today28/05/2025

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    Arturo Galansino, direttore Fondazione Palazzo Strozzi

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    Giulia Cenci, artista

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FIRENZE –  Si intitola “the hollow men”, la mostra appositamente pensata per il Project Space di Palazzo Strozzi dall’artista italiana Giulia Cenci e a cura del Direttore Generale della Fondazione, Arturo Galansino in programma dal 29 maggio al 31 agosto ad ingresso libero.

Nella sua pratica, Giulia Cenci lavora con elementi prelevati dal quotidiano e dal mondo industriale, trasformandoli in paesaggi e habitat immaginari dove scarti, resti e materiali di recupero si mescolano con figure ibride tra umano e animale. Le sue opere mettono in discussione gerarchie e confini, proponendo scenari in cui ogni elemento sembra oscillare tra riconoscibilità e alterazione.  A Palazzo Strozzi, attraverso un progetto site-specific che unisce scultura, installazione e disegno, Giulia Cenci offre una visione popolata da figure e strutture che sembrano appartenere a un tempo sospeso. Il titolo cita l’omonima poesia del 1925 di T. S. Eliot, in cui gli hollow men (“uomini vuoti”) sono figure inerti, in un limbo tra vita e morte, incapaci di agire o redimersi dopo il dramma della Prima guerra mondiale. Gli “uomini vuoti” di Giulia Cenci diventano una metafora per riflettere sulle fragilità e le contraddizioni della condizione umana, tra naturale e artificiale, passato e presente, memoria e oblio.

Con questa mostra Palazzo Strozzi inaugura il Project Space, un nuovo spazio espositivo dedicato all’arte emergente e concepito come una piattaforma dinamica per la sperimentazione e la ricerca nel cuore di Firenze. Accessibile direttamente dal cortile, questo ambiente si integra nella programmazione della Fondazione, insieme agli spazi del Piano Nobile, del Cortile e della Strozzina, offrendo un nuovo contesto all’interno del palazzo per progetti volti a favorire nuove opportunità di produzione artistica e dialogo con il pubblico.

Scritto da: Redazione Novaradio