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Sputnik - Fight the power - 13 giugno 2025
Emanuele Montibeller, direttore artistico
FIRENZE – Un itinerario artistico e architettonico immerso nella natura di Oasi Dynamo, sull’Appennino Pistoiese con otto nuove installazioni di architetti e artisti contemporanei. Riapre domenica 15 giugno con una nuova proposta “OCA – Oasy Contemporary Art and Architecture”, il progetto nato all’interno dell’Oasi Dynamo a Croce di Piteglio (PT), sull’Appennino Pistoiese, dove arte, architettura e paesaggio si intrecciano sotto la direzione artistica di Emanuele Montibeller e il project manager, architetto Roberto Castellani.
Immerse ad alta quota nella rigogliosa natura dell’oasi le opere di alcuni dei più importanti architetti e artisti contemporanei: Alejandro Aravena, Mariangela Gualtieri e Michele De Lucchi, Kengo Kuma, Quayola, David Svensson, Pascale Marthine Tayou e Matteo Thun.
OCA sarà visitabile dal 15 giugno al 7 novembre 2025, dal mercoledì alla domenica, ore 11.00 – 17.00 con un percorso guidato al costo di 20 euro (gratuito per i bambini fino ai 10 anni) e solo su prenotazione ad orari prestabiliti, consultabili sul sito web http://www.oasycontemporaryart.com/.
Il viaggio inizia già al parcheggio, in località Croce di Piteglio, dove i visitatori dovranno lasciare l’auto: OCA, infatti, si raggiunge a piedi, con una passeggiata nel bosco di circa mezz’ora. Usciti dal fitto degli alberi, si arriva in un ampio pianoro soleggiato, dove si viene accolti in quella che un tempo era una stalla, e che oggi ospita uno spazio espositivo. Da qui prende avvio l’itinerario ad anello, guidato dallo staff del parco, che offre ai partecipanti approfondimenti sulle opere e sul contesto naturale che le accoglie. Il percorso si sviluppa in circa un’ora e mezza di cammino tra le opere e gli elementi naturali dell’Oasi.
La prima installazione che si incontra è il Dynamo Pavilion di Kengo Kuma, una scultura di fasci che si insinuano tra le piante come una folata di vento, danzando con il paesaggio e invitando alla contemplazione. Proseguendo il cammino, il visitatore si imbatte nell’opera di Mariangela Gualtieri e Michele De Lucchi Nella terra il cielo, che fonde poesia e architettura per riflettere sul rapporto tra mito e memoria. Immersa nel verde, questa struttura nasce evocata dal racconto del luogo e, nel tempo, lascerà tracce solo nella poesia. Addentrandosi nella macchia, il cammino conduce a Fratelli Tutti di Matteo Thun, un’installazione ispirata all’enciclica di Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco, e ai valori universali di fraternità e pace. Composta da monoliti in pietra locale trovati sul posto, l’opera si sviluppa in forma circolare, richiamando i cicli naturali della vita. Radicata nello spirito del luogo e nella sua storia geologica, Fratelli Tutti invita i visitatori a fermarsi, a riflettere, e a riconoscere nell’unità e nella condivisione un possibile destino comune. Poco oltre, nella quiete del bosco, si incontra Erosions di Quayola, un’opera composta da massicci blocchi di pietra lavica scolpiti da algoritmi generativi. Questa scultura, realizzata grazie al supporto di Ranieri, azienda leader nella lavorazione della roccia vulcanica, riflette sulla tensione tra forza naturale e intervento tecnologico, trasformando la materia in una nuova forma di paesaggio. Continuando, si scorge infine Self-regulation, un’installazione di Alejandro Aravena, che si appoggia ad una struttura preesistente: una sorta trappola antropologica che invita il visitatore ad interrogarsi su come abitare l’opera. Il prato attorno allo spazio espositivo, dove si chiude il percorso ad anello, continua a ospitare Home of the World di David Svensson e la coloratissima Plastic bags di Pascale Marthine Tayou, entrambe ormai parte della collezione permanente di OCA. Il percorso in futuro si arricchirà di opere firmate Stefano Boeri, fuse*, Diana Scherer, Alvaro Siza, Eduardo Souto de Moura e Edoardo Tresoldi.
Lo spazio espositivo – ad ingresso gratuito – quest’anno accoglie la mostra L’Arte è WOW!, a cura di Fondazione Arte Dynamo, che presenta una selezione delle oltre 2000 opere realizzate a Dynamo Art Factory, il progetto speciale di Dynamo Camp che da oltre quindici anni unisce arte contemporanea e Terapia Ricreativa Dynamo®.
Scritto da: Redazione Novaradio
11:31 - 12:00
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