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“Mentre a Gaza si muore, corporation e investitori del coplesso militare industriale brindano all’aumento dei profitti” – ASCOLTA

today04/07/2025

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    Clara Mattei, docente Economia eterodossa alla Tulsa University @ Stella Rossa Fest 2025

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    Simone Siliani, Fondazione Finanza Etica @ Stella Rossa Fest 2025

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FIRENZE – “Quello che sta succedendo in questi giorni nella striscia di Gaza è lo specchio e il frutto di un preciso modello economico invertito, volto alla massimizzazione dei profitti a scapito dell’assicurazione dei bisogni. Una verità che tutti gli economisti fanno di tutto per nascondere”. Parole di Clara Mattei, docente di economia eterodossa all’Università di Tulsa in Oklahoma, che ieri è intervenuta alla Stella Rossa Fest, all’incontro “L’economia è politica”, dal titolo del suo omonimo libro in cui l’economista smaschera l’ideologia economica dominante del l’ultra liberismo post capitalista.

“Effettivamente siamo in un modo in un mondo ribaltato in cui la logica dei profitti prende il suo sopravvento sulla logica dei bisogni – ha detto Mattei – e la distruzione completa di un intero popolo è effettivamente il cuore del profitto in questo momento storico. Abbiamo centinaia di corporation, non soltanto militari, ma dell’intelligenza artificiale, del tutti perfino Amazon che guadagna direttamente da questo massacro. Abbiamo tutti gli investitori del complesso militare industriale che in questo momento storico brindano all’incremento inusitato della loro ricchezza“. “Questo mondo invertito – ha aggiunto – che Gaza in qualche modo incapsula così bene, è davvero al cuore del di quello che dobbiamo oggi avere il coraggio di problematizzare. Non siamo in un’economia che riflette l’essenza degli esseri umani siamo in un un’economia invertita in cui effettivamente una logica che è estranea alla logica dell’umanità, appunto, la logica del de dei dei bisogni è completamente subordinata a questa logica dei profitti”.

All’incontro ha preso parte anche Simone Siliani, Fondazione Finanza Etica:Il sistema attuale pretenderebbe di dirci che l’economia è un fattore neutrale rispetto alla politica – ha detto –  e invece è esattamente il contrario, sono è il frutto di scelte politiche che hanno concentrato su pochi attori la ricchezza. Questo comporta che la politica è diventata succube dell’economia , e l’economia e la finanza si è sostituita alla politica e come lo come vediamo bene negli Stati Uniti in cui il presidente degli Stati Uniti al suo massimo potere è in realtà un imprenditore che è lì a fare gli interessi suoi, prima di tutto, dei suoi amici e poi pretende che siano gli interessi anche degli americani o meglio di alcuni americani”.

Scritto da: Redazione Novaradio