Contatti & info

Novaradio Città Futura
La radio comunitaria dell’Arci di Firenze
FM 101.5 Firenze e area metropolitana
FM 87.8 Mugello
Tel 055 0351664
Piazza de’ Ciompi 11
50122 Firenze
Listeners:
Top listeners:
Novaradio Ascolta la diretta
Sputnik - Intervista a Umberto Palazzo! - 9 luglio 2025
Giuseppe Fanfani, garante detenuti Toscana, 09072025
Emilio Santoro 9 luglio 2025
*
FIRENZE – “Il problema è che a Prato manca una direzione stabile, l’hanno cambiata in continuazione. A fronte di questi fatti ci vuole una direzione stabile, una persona veramente capace di sacrificarsi in una situazione del genere. Perché se va bene non se ne accorge nessuno, se va male, se continua così, dopo un quarto d’ora sei sei professionalmente ‘fottuto ‘. Ci vuole quindi un impegno grande dello Stato, questo sì”. Parole della Garante dei detenuti della Toscana, Giuseppe Fanfani, che a margine di un convegno a Firenze su carcere e inclusione sociale ha commentato quanto sta emergendo dalle indagini sul penitenziario della Dogaia: i nuovi sequestri di cellulari, sim e modem – con detenuti scoperti perfino a farsi video su tik tok – nel quadro dell’inchiesta sul traffico di cellulari e droga, assieme alla notizia di garvi episodi di violenza sessuale ad opera di alcuni detenuti nei confronti di altri reclusi.
“C’è una sedimentazione antica di situazioni deprecabili, dalle condizioni personali dei detenuti alla qualità, anche, delle persone che vi operano. E quando si comincia a fare seriamente nel cercare di vedere cosa c’è sotto, probabilmente non si finisce più” ha detto Fanfani: “Non c’è da meravigliarsi – ha aggiunto -se appena sono entrati hanno trovato, in un’ispezione fatta dalla procura, quello che non hanno trovato altre ispezioni fatte dall’interno. Non dico che qualcuno faccia entrare apposta”, droga e cellulari, “ma che ci sia quantomeno un sistema deficitario che consente di farli entrare”.
Per Fanfani la definizione di “carcere pratese fuori controllo da parte della procura”, “può essere anche la constatazione di una situazione non rimediabile o che meriterebbe un intervento dello Stato diverso. Traduciamola in fatti concreti. Se dentro quel carcere entra di tutto, o è dimostrato dai fatti che sia entrato di tutto, bisogna ridefinire complessivamente le norme la normativa di controllo di sicurezza all’interno del carcere”. Riguardo poi all’ipotesi di corruzione che pesa su alcuni agenti di polizia penitenziaria, osserva: “Se ci sono state delle collusioni che hanno consentito questo bisogna aver la forza di di risolverle pesantemente. Ma questo – conclude – non lo può fare la magistratura, perché la magistratura interviene sporadicamente, questo lo devono fare dall’interno lo stesso sistema”.
A parlare della situazione del carcere della Dogaia stamani a Novaradio anche Emilio Santoro, vicepresidente dell’Associazione L’Altrodiritto, che con i suoi volontari è tra quelle che entrano nel carcere pratese per incontrare i detenuti, portare loro generi di conforto, dare sostegno legale e psicologico. Ingressi ultimamente resi sempre più difficili proprio a causa della tensione che si vive in molte sezioni: “Gli ultimi due ingressi non siamo riusciti a farli. Gli agenti ci hanno detto come di aspettare perché in quel momento, di solito la mattina, non erano in grado di garantire la nostra incolumità: c’erano due agenti per piano, quindi per circa 80 detenuti. E e questo era già successo altre volte” Ed è successo “le ultime volte in tutti e quattro piani della media sicurezza, ci hanno detto ‘non siamo in grado di garantire la vostra incolumità’. “Un mese fa – aggiunge – dei nostri volontari quando sono arrivati hanno trovato tutti i vetri per terra rotti sul pavimento di tutte le le finestre. La situazione del carcere di Prato è in assoluto fuori controllo”.
Gli episodi di violenza che risalgono ad anni fa, dice Santoro, sono la dimostrazione di quel succede in “un carcere che ha avuto per anni una direzione vacante e poi doppia, in cui il direttore aveva due istituti penitenziari e in cui i vertici della Polizia Penitenziaria non c’erano. Un carcere in cui le attività dentro sono per i detenuti ormai pochissime, in cui siamo ai limiti fisiologici e molte celle si superano della fissati per una tensione umana, cioè 3 metri calpestabili. Immaginatevi cosa vuol dire stare in tre in una cella in cui ci si muove a stento 3 m calpestabili per uno con 40° e teoricamente quando possiamo stare un poco più larghi le 2 ore d’aria andare in una situazione che è un cortile di cemento dalle 2:00 alle 4:00 del pomeriggio, vuol dire a 45° che ha assorbito tutto il calore il muro di cemento della giornata.
Il punto, sottolinea però Santoro, è che la situazione di Prato non è certo un unicum: “Se andiamo a vedere nelle altre carceri italiane le situazioni forse non sono così eclatanti, ma non sono molto diverse. Abbiamo una situazione di direzioni più ballerine; a San Gimignano un detenuto ha aggredito un agente; a Sollicciano c’è un caso di chi detenuto morto di cui non si capisce bene come è morto, se per un malore dovuto al calore o per altre vicende cui si sta indagando”. E una politica penale e penitenziaria che no sembra dare risposte: “Abbiamo una popolazione detenuta che sta aumentando progressivamente per effetto degli ultimi interventi legislativi, ta cui il decreto legge sicurezza. Abbiamo un investimento sulle carceri puramente teorico perché forse si vedranno tra qualche anno i primi effetti del piano straordinario carceri. E non abbiamo praticamente nessun investimento sulla vita ordinaria dentro il carcere”.
Scritto da: Redazione Novaradio
carcere cellulari droga garante toscano dei detenuti giuseppe fanfani inchiesta Prato violenza sessuale
Uno spazio radiofonico di interconnessione fra culture e identità differenti a cura di Giacomo Alberto Vieri
19:00 - 19:30
il programma che da le dritte!
19:30 - 20:30
20:30 - 21:00
21:00 - 22:00
I dj set al Circolo Vie Nuove by Le Belle Parole
22:00 - 00:00
Novaradio Città Futura
La radio comunitaria dell’Arci di Firenze
FM 101.5 Firenze e area metropolitana
FM 87.8 Mugello
Tel 055 0351664
Piazza de’ Ciompi 11
50122 Firenze
© COPYRIGHT 2022 NOVARADIO CITTÀ FUTURA LA RADIO COMUNITARIA DELL' ARCI DI FIRENZE
sviluppato da InConcreto