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“Invisibili” della cultura, domani la protesta degli interinali dei musei statali: “Basta sfruttamento e paghe da fame” – ASCOLTA

today18/07/2025

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    Mario Carluccio, Usb Firenze, 18 luglio 2025

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FIRENZE – Scendono in piazza domani gli “invisibili” dei grandi Musei fiorentini: si tratta dei lavoratori interinali dei servizi in appalto di musei come Uffizi e Accademia. Circa 300 persone che svolgono funzioni fondamentali di custodia, pulizia, sicurezza di luoghi che conservano alcune delle opere d’arte più famose al mondo ma che sono “molto spesso sfruttati”, con un’organizzazione del lavoro e orari senza regole precise, e salari bassissimi.

La protesta è organizzata dall’ Usb Firenze. Tra le irregolarità che il sindacato rende noto di aver segnalato in una nota del 9 giugno, in particolare a carico della azienda Dussman (appalto Uffizi), figurano turni di lavoro di 10 o 12 ore, pause non retribuite, incongruenze nelle buste paga, mancato raggiungimento delle ore previste da contratto. E ancora, mancata verifica dei fogli orari, richiesta di lavoro supplementare, cambi di orari e luogo di lavoro comunicati dall’azienda la sera prima o anche durante l’orario di servizio: “Abbiamo trovato veramente una situazione al limite della legalità” attacca Marco Carluccio, Usb Firenze, parlando a Novaradio: Ci sono lavoratori cui viene fatto timbrare il cartellino d’entrata in un museo, vengono poi fatti spostare altrove per lavorare, e tornano solo a fine turno solo per timbrare l’uscita”

C’è poi il tema del trattamento economico. L’Usb nei giorni scorsi ha denunciato paghe da 4/5 euro l’ora. L’azienda interessata ha smentito, facendo riferimento a 8/9 euro del contratto multiservizi: “la Galleria dell’Accademia ha confermato questa nostra denuncia, quindi se siamo bugiardi noi è bugiarda anche la Galleria dell’Accademia” ribatte Carluccio: “La paga cui fa riferimento la Dussman è quella lorda, il contratto multiservizi prevede una paga lorda di 7 euro e 50. Quando la trasformi in paga netta, diventano 5,80 / 6 euro l’ora“. Per persone che per di più son spesso sono a part time involontario e che prendono 6/700 euro il mese.

La mobilitazione prenderà forma in un presidio-manifestazione a partire dalle 9,30 nel piazzale degli Uffizi, i cui i lavoratori presenteranno un manifesto di rivendicazioni in 5 punti, che comprendono il no al precariato, il no allo sfruttamento e la richiesta di riconoscimento della dignità e della professionalità del loro lavoro, in primis con l’applicazione del CCNL Federculture anziché multiservizi e la fine del part time involontario,.

Al presidio, sottolinea Carluccio, i lavoratori che si presenteranno con il volto coperto da una maschera: “Perché hanno paura di ritorsioni” da parte dell’azienda, il che segnala un “un clima pesante, intimidatorio che i lavoratori stanno vivendo. Per questo il sindacato fa appello non solo al Ministero e alle direzioni dei Musei interessati dagli appalti, ma anche al Comune di Firenze: “E’ vero che si tratta di musei statali e non comunali, ma noi chiediamo alla sindaca una risposta politica: comunque sono musei della sua città e non si può disinteressare delle condizioni di vita e di lavoro di queste lavoratrici e di questi lavoratori”.

Scritto da: Redazione Novaradio