Referendum acqua Empoli, domenica in 43.000 chiamati al voto per svincolare il Comune dalla multiutility – ASCOLTA

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EMPOLI – Domenica prossima, 9 novembre ad Empoli oltre 43.000 residenti saranno chiamati a votare per un referendum abrogativo, il primo della storia della città. Oggetto della consultazione è la cancellazione o meno della delibera 93/2022 con cui il Comune ha approvato lo statuto e l’adesione alla multiutility dei servizi pubblici (ora Alia – Plures). Per essere valido il referendum deve superare il quorum del 50%. Se vince il sì, il Comune potrà “sganciarsi” dall’operazione “Alia – Plures”  e il progetto di sua quotazione in Borsa.

Una consultazione dell’importante significato politico, in relazione al nuovo orientamento a favore della ripubblicizzazione del servizio idrico espresso dal governatore rieletto Giani e dalla coalizione di centro-sinistra vincente alle ultime elezioni regionali, e allo “stop” del bando per la scelta del socio privato di Publiacqua annunciato dal Comune di Firenze, principale azionista.

Eppure, denuncia Marco Cardone del comitato referendario, il Comune sta facendo il “minimo sindacale” per la comunicazione ai cittadini questo importante appuntamento: prima decidendo di non accorpare la consultazione referendaria alle altre votazioni recenti (i referendum nazionali di giugno e le elezioni regionali di ottobre), poi dimezzando le sedi elettorali, e non ultimo riducendo al minimo le comunicazioni sul voto, essenziali soprattutto agli oltre 7.000 residenti non comunitari  (circa 1/6 dell’intero corpo elettoale). Per contrastare questo atteggiamento dal comitato si sta facendo di tutto per far conoscere a tutti l’importanza della questione e le modalità di voto: “Con i volantinaggi a tappeto, con i social network, e anche con l’esposizione di striscioni alle finestre che ricordano l’importanza di votare al referendum”

Per il referendum abrogativo della delibera 93/2022 ad Empoi, si vota domenica dalle 8:00 alle 23:00. Hanno diritto al voto tutti i residenti maggiorenni. Per votare è sufficiente il solo documento d’identità, senza bisogno della tessera elettorale.