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Uffizi, circa 100 precari “licenziati” con il cambio appalto. Il 4 gennaio mobilitazione davanti alla Galleria – ASCOLTA

today23/12/2025

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    Sarah Caudiero, Sudd Cobas su “alleanza padroni”

FIRENZE – Decine di lavoratori precari in appalto delle Gallerie degli Uffizi, dei Musei fiorentini sotto la Direzione Regionale Musei Toscana e dell’Opificio delle Pietre Dure perdono il lavoro, anche dopo molti anni di precariato, per un cambio d’appalto: è l’allarme lanciato dai Sudd Cobas che annunciano una mobilitazione per il prossimo 4 gennaio, con un presidio davanti agli Uffizi. “Ci mobiliteremo per rappresentare anche a chi viene qui da tutto il mondo quali sono le condizioni di lavoro di questi lavoratori, e per pretenderne la stabilizzazione”, ha affermato Sarah Caudiero, coordinatrice Sudd Cobas.

Il problema, secondo il sindacato, è esploso a seguito dell’ultimo cambio di appalto che ha visto a settembre uscire dalla gestione dei servizi la società Opera Laboratori Fiorentini Spa, società che si era aggiudicata l’appalto fin dal 2006. A subentrare è stata CoopCulture, spiegano i Sudd Cobas, che sta assumendo nuovi lavoratori precari con contratti a chiamata, mentre solo i lavoratori assunti a tempo indeterminato con Opera hanno conservato il posto con l’assunzione da parte delle società subentranti.

All’interno della Galleria degli Uffizi i lavoratori che vi operano sono parcellizzati in diverse aziende. “Abbiamo chiesto un incontro a tutte le aziende coinvolte nel cambio d’appalto – spiega Caudiero -, quindi Opera, Coopculture, Ales che è una società in house del ministero della Cultura, coinvolgendo anche il Comune di Firenze, perché pensiamo sia assolutamente urgente incontrarsi il prima possibile per garantire i posti di lavoro a queste persone che da ottobre sono a casa. Pensiamo che sia intollerabile che il centro dell’arte Fiorentina, un museo che ha un utile di 60 milioni di euro, il museo che fa più ingressi in tutta Italia, si fondi sostanzialmente sul precariato”.

Scritto da: Redazione Novaradio