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Discarica lungo Rio Rovigo, parte la rimozione con elicottero dei sacchi dei rifiuti – ASCOLTA

today26/05/2025

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    Marco Bottino, sindaco Palazzuolo sul Senio, 26 maggio 2025

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PALAZZUOLO SUL SENIO (FIRENZE) – Al via oggi le operazioni di rimozione “via area” dei rifiuti franati nel torrente Rovigo e dispersi nei tratti a valle del torrente, dopo il maltempo del 14 e 15 marzo scorsi a Palazzuolo sul Senio (Firenze) che, causa smottamento, ha fatto riemergere una discarica degli anni ’70. Le operazioni di rimozione. verranno effettuate con un elicottero appositamente noleggiato dal Consorzio di Bonifica, che utilizzerà delle speciali pinze “a ragno” per prelevare dal fondo della valle i sacchi di rifiuti (una cinquantina) che nelle scorse settimane hanno “confezionato” i volontari di protezione civile, tra cui molti migranti accolti nei CAS dell’Alto Mugello, e che si trovano lungo il corso del torrente.

A breve ripartiranno anche le operazioni di rimozione con i camion utilizzando la strada appositamente realizzata nella zona della frana e fermi da alcune settimane per intoppi burocratici, ha spiegato stamani a Novaradio il sindaco di Palazzuolo, Marco Bottino, che sui tempi per la conclusioni delle operazioni di  bonifica non si sbilancia, e parla di “alcuni mesi”.

Per ripristinare la naturalità dei luoghi, impattate dai lavori sulla frana, delle strade di accesso, la costruzione delle strade per i mezzi e dal lavoro delle operazioni d recupero, ci vorrà molto di più: “Ci vorrà del tempo perché la natura ricolonizzi il fiume, i lavori sono stati male necessari” dice Bottino, che sullo stato della qualità delle acque rassicura: “Pe Arpa Emilia Romagna e Arpat hanno confermato che non ci sono problemi di inquinamento” delle acque, salvo “i rifiuti plastici, pochi, finiti nel Santern, e quelli, tanti, ancora nell’alveo del Rovigo”. Quanto alla possibile presenza di altre discariche fantasma, il sindaco non si sbilancia: nelle carte la discarica “Non c’era, e non ci saranno le eventuali altre. I Carabinieri forestali hanno fatto campionature e sopralluoghi nelle zone limitrofe: ad oggi sono ipotei. E’ plausibile ma non certo. E speri che questa certezza non ci sarà mai”.

Scritto da: Redazione Novaradio