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“In Iran popolazione stremata e impaurita, interrotte anche le comunicazioni”. Domani assemblea in piazza Sant’Ambrogio – ASCOLTA

today19/06/2025

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    Sanaz, Donna Vita Libertà Firenze, 19 giugno 2025

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FIRENZE – Mentre gli eserciti israeliano ed iraniano continuano a sferrarsi attacchi e contrattacchi – di ieri notte i raid israeliani sulla centrale di Arak e i missili su Beer Sheeva – e l’opinione pubblica internazionale rimane con il fiato sospeso in attesa di capire quale sarà la decisione del presidente Trump sull’intervento diretto degli USA, a patire gli effetti della guerra è come sempre la popolazione civile.

Ad assistere a distanza con preoccupazione e sofferenza quanto sta succedendo in Iran è la comunità degli esuli: “La popolazione è stremata” racconta a Sanaz dell’associazione Donna Vita e Libertà di Firenze: “Chi può scappa da Teheran, altri si rifugiano nelle cantine e nelle stazione della metropolitana. In più da un giorni e mezzo abbiamo smesso di avere notizie diretta, internet e telefoni non funzionano più”.  Le vittime secondo i dati ufficiali sono 242, 1.500 i feriti, ma secondo molti osservatori potrebbero esser molti di più. “Difficile dirlo, si sicuro abbiamo anche a Firenze notizie di nostri conoscenti deceduti durante i bombardamenti, le operazioni chirurgiche non esistono”. In più, aggiunge, “il regime sta rafforzando la repressione nei confronti della opposizione interna con arresti ed esecuzione che continuano”.

C’è poi grande paura per la possibilità dell’intervento diretto americano: “E’ più temuto che invocato. La guerra non è mai risolutiva” osserva: “La speranza è che la popolazione riesca a sollevarsi e rovesciare il regime. C’è una opposizione ma diffusa ma non è organizzata, anche perché – ricorda Sanaz – tutte le ondate di rivolta che si sono susseguite negli ultimi anni (dall’onda verde al movimento Donna Vita e Libertà) sono state represse proprio perché isolate e abbandonate dall’Occidente”.

“Siamo ancora shoccati” confessa Sanaz a nome dell’associazione Donna Vita e Libertà, che deve decidere ancora come muoversi. Intanto, lancia un appuntamento pubblico, aperto a tutti, per domani alle 19 in piazza Sant’Ambrogio. Non una manifestazione ma piuttosto un momento di scambio e confronto con i fiorentini e le realtà che intendono essere vicine alla sofferenza del popolo iraniano.

Scritto da: Redazione Novaradio