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Colombia, minacce di morte ai cooperanti del progetto sostenuto dall’Arci

today04/04/2016

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colombia_pazCOLOMBIA – Di nuovo sotto attacco, esplicito e brutale, al progetto “Donne organizzate per la costruzione di una società della Pace (DOCP)” promosso in Colombia da Arcs e Arci Firenze nei dipartimenti di Chochò, Cauca, Valle del Cauca e Sucre, per sostenere e consolidare il processo di pace in atto.

Nei giorni scorsi è stato diffuso un volantino, firmato dal gruppo paramilitare delle “Aguilas Negras”, che reca una minaccia di morte, con tanto di nomi e cognomi, nei confronti delle coordinatrici delle attività del progetto, referenti delle associazioni “La Ruta Pacifica de las Mujeres” e “Comunitar”, insieme alle operatrici e agli operatori di altre organizzazioni della società civile, ai professori di UniCauca e ai movimenti sociali regionali,  dichiarati come “obiettivi militari”.

“Nella convinzione chela miglior difesa pacifica dell’operato dei cooperanti sia portare all’attenzione dell’opinione pubblica la situazione – ha spiegato Manfredi Lo Sauro, responsabile cooperazione internazionale di Arci Firenze,ospite stamani a Novaradio – esprimiamo tutta la sua vicinanza e solidarietà con le organizzazioni sociali e con le persone che sono state vittime di questi vili attacchi, assieme alla volontà quella di continuare a stare accanto alle forze positive della Colombia impegnate a costruire una società giusta e democratica”.

Ascolta l’intervista a Manfredi Lo Sauro

Minacce che si inquadrano nell’escalation delle attività delle organizzazioni paramilitari legate al’estrema destra colombiana e agli interessi del narcotraffico e dei possidenti agrari, volte a minare le trattative di pace in corso tra governo con le FARC -EP, in un delicatissimo momento in cui un accordo appare realmente a portata di mano (aprendosi di recente  anche all’altra forza guerrillera dell’ELN).

Azioni che sempre più spesso prendono di mira proprio le attività, come il progetto di cooperazione DOCP, che puntano a rafforzare la partecipazione democratica cittadina e lo sviluppo dei movimenti sociali. Il progetto, ora al secondo anno di attività, ha già coinvolto 420 donne provenienti dai nei territori più martoriati dalla guerriglia nella partecipazione attiva ai laboratori di cittadinanza in cui elaborare proposte permigliorrare l’organizzazione sociale e civile delle comunità in stretta collaborazione con le istituzioni locali.

 

Scritto da: Redazione Novaradio


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