Dopo 60 anni, Firenze di nuovo capitale della pace
FIRENZE – “L’arma più potente che abbiamo contro la guerra è la cultura: e le città non possono che agire da protagoniste in questa battaglia”.
Con queste parole il sindaco di Firenze Dario Nardella ha aperto stamani la convention ‘Unity in diversity’, di fronte a circa 80 sindaci provenienti da tutto il mondo, tra i quali alcuni di città in zone di guerra, come Kobane ed Herat, premi nobel e rappresentanti di organizzazioni internazionali.
L’appuntamento arriva a 60 anni dal grande convegno per la pace organizzato a Firenze nel 1955 da Giorgio La Pira. “I beni culturali delle nostre città – – ha detto Nardella – sono simboli: chi li colpisce vuole spaventare l’opinione pubblica mondiale. Questi atti sono comparabili a crimini contro l’umanità”. “Lo scopo di questo incontro – ha aggiunto – è anche quello di condividere un’iniziativa forte e corale per proteggere e accrescere il patrimonio culturale, affermando la cultura come strumento di pace”.