TOSCANA – “Vogliamo riaprire, il tempo delle parole è finito: adesso basta con annunci e promesse non mantenute”. A parlare è Nico Gronchi, presidente di Confesercenti Toscana, che stamani a Novaradio spiega le principali critiche dell’associazione al decreto “fase 2” del governo, soprattutto per quanto riguarda lo slittamento al 18 maggio per le riaperture del piccolo commercio e al 1° giugno per i locali pubblici.
“Dobbiamo trovare delle soluzioni, altrimenti l’emergenza sanitaria diventerà una catastrofe economica: si rischiano di perdere 10 miliardi di euro” dice Gronchi. “Al governo è mancato il coraggio” aggiunge, spiegando che l’associazione chiede l’apertura immediata per tutte le categorie del commercio che possono rispettare le normative di sicurezza, il sostegno dello Stato alle imprese con risorse a fondo perduto, e l’accelerazione delle procedure a sostegno del reddito dei lavoratori, che in molti casi on ha non hanno ricevuto ancora l’assegno della Casse integrazione.
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