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“In memoria di Idy una manifestazione pacifica e solidale” – ASCOLTA

today08/03/2018

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FIRENZE – “Ci prendiamo un po’ di tempo per organizzare al meglio, ma la manifestazione si farà”. Lo assicura oggi ai microfoni di Novaradio, Dye Ndiaye, presidente della comunità senegalese toscana sulla manifestazione convocata per sabato in ricordo dell’omicidio di Idy Diene lunedì sul ponte Vespucci.

Dopo le intemperanze e le tensioni dei presidi di lunedì e martedì scorso e le contestazioni al sindaco Nardella, l’attenzione è tutta rivolta alle questioni di sicurezza della manifestazione.

>>> Clicca per ascoltare l’intervista integrale a Dye Ndiaye, presidente della comunità senegalese toscana

In giornata dovranno essere definite orario, luogo e le modalità di svolgimento della manifestazione: una comunicazione ufficiale, spiega la comunità, arriverà entro la giornata di oggi. “Ci stiamo coordinando con Prefettura e forze dell’ordine, anche con l’aiuto di Arci e Cgil per assicurare una manifestazione pacifica, che lanci un messaggio di solidarietà ed tolleranza” dichiara. “Quello che è successo martedì non l’avevamo previsto – ammette – invece che verso il ricordo di Idy la tensione è girata in un’altra direzione. Ci dispiace per quanto avvenuto e lo condanniamo” riferendosi alle contestazioni al sindaco. “Dalla strage di piazza Dalmazia in poi – ricorda – il Comune e le istituzioni ci sono sempre stati vicini”.

Proprio per evitare il ripetersi di episodi simili, spiega Ndiaye “ci stiamo prendendo un po’ di tempo per organizzare al meglio, perché riguarda noi solo per noi ma tutti la cittadinanza”, facendo implicitamente intendere che la manifestazione potrebbe slittare rispetto alla data inizialmente indicata.

La comunità senegalese con una colletta ha raccolto i fondi per risarcire dei danni alla fioriere e agli arredi urbani nei disordini dei giorni scorsi.“Soprattutto tra i giovani della comunità c’è ancora molta rabbia – ammette Ndiaye – e la paura che quanto avvenuto possa succedere ancora”. Nonostante quanto emerso da fonti investigative, si stenta a credere che l’omicidio di Idy non abbia una radice razziale. Che all’origine dell’assurda morte vi sia, se non il razzismo, quantomeno “una sottovalutazione dell’altro, del diverso” è convinto pure l’imam di Firenze, Izzedin Elzir.

Delle richieste di verità e giustizia della comunità si parlerà certamente oggi nell’incontro tra l’ambasciatore del Senegal in Italia con il sindaco Nardella, mentre alle 17 in Oltrarno la comunità di Sant’Egidio organizza un cerimonia di ricordo di Idy.

I funerali del 54enne si terranno con tutta probabilità nel suo paese natale. Nonostante le richieste in tal senso da parte del gruppi consiliari di opposizione di FRAS, il sindaco ha scelto di non proclamare il lutto cittadino, ma di svolgere una preghiera interreligiosa nel salone dei 500 di Palazzo Vecchio, simbolo per la prima volta di un evento religioso.

Scritto da: Redazione Novaradio


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