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Riapertura scuole, dal 26 tutti in classe. I presidi: “Rafforzare il TPL e sistemi di monitoraggio” – ASCOLTA

today19/04/2021

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TOSCANA – Con il ritorno in zona arancione, in Toscana si riaprono le porte per le lezioni in presenza anche dei ragazzi dalla seconda media, ma da qui al 26 aprile – in base a quanto previsto dal piano del governo – le superiori devono prepararsi ad accogliere il 100% dei ragazzi. Un lasso di tempo in cui dovranno essere risolte o comunque adeguate alla nuova situazione alcune delle questioni finora rimaste in sospeso: gli spazi scolastici spesso insufficienti a garantire un distanziamento tra i banchi adeguato per classi al completo, il sovraffollamento dei mezzi pubblici e gli scaglionamenti degli orari di ingresso e uscita, le procedure monitoraggio e tracciamento dei contagi.

Già i dirigenti scolastici mettono le mani avanti: “Il ritorno in presenza è stato a lungo auspicato, ma le nostre sono considerazioni di tipo tecnico” ha detto oggi il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli: “Oltre il 70% del personale scolastico è stato vaccinato ma le criticità sono sempre lì: il trasporto pubblico locale,  gli spazi sono quelli di qualche mese fa. Sarebbe opportuno lasciare alle scuole la possibilità di decidere la percentuale da far frequentare, per esempio il 75% in presenza il resto lo decide la scuola”.

Tutte questioni che sono sul tappeto anche a livello toscano, come conferma a Novaradio Gianni Camici, vicepresidente toscano Anp: “Riguardo gli spazi, molte scuole sono in grado di permettere il rientro in presenza per tutti, e quindi il problema degli spazi non è uguale per tutti”. Il problema comune è invece sul fronte trasporti: “Le corse devono essere potenziate. Gli scaglionamenti funzionano solo se c’è un servizio adeguato. Per la didattica sicuramente il rientro dei ragazzi è positivo, speriamo che tra vaccini, monitoraggio e tracciamento tutto funzioni”.

>>> Ascolta l’intervista integrale a Gianni Camici, preside ISS Cellini Firenze e vicepresidente Anp Toscana

Sui trasporti, il servizio è stato nuovamente potenziato nella Città metropolitana, che ha deciso di destinare proprie risorse per garantire gli steward del progetto “T’accompagno” alle fermate più affollate. Sul fronte vaccinale, la nostra Regione sembra messa meglio di altre: in Toscana il l’81,09% del personale scolastico docente, non docente e universitario (64.871 persone sul totale di 80.000) ha avuto la prima dose, ma dato che in gran parte di stratta del vaccino Astrazeneca il richiamo è a 80 giorni di distanza, quindi coloro che hanno avuto anche la seconda dose sono pochissimi: 222 soltanto (0,28%).

Quel che conforta è che all’interno delle scuole la circolazione del virus sembra rimasta limitata. Lo suggerisce il risultato dello screening del Comune di Firenze: su 19mila test rapidi per il Covid fatti nelle scuole elementari e medie sono stati riscontrate solo 13 positività. “Le scuole sono sicure e nel Comune di Firenze lo abbiamo dimostrato m- dice l’assessora alla scuola Sara Funaro –  le scuole non sono focolai”.

 

Scritto da: Redazione Novaradio


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