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Strage piazza Dalmazia, 12 anni dopo. “Tra razzismo istituzionale e razzismo democratico, la situazione è peggiorata” – ASCOLTA

today13/12/2023

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    Mamadou Sall, Comunità senegalese Firenze, 13 dicembre 2023

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    Sara Funaro, assessora al welfare Firenze

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    Marzia Frediani, Arci Firenze

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    Izzedin Elzir, Imam Firenze

FIRENZE –  A 12 anni dalla strage di piazza Dalmazia e dal lucido raid xenofobo in cui  il militante di Casapound Gianluca Casseri uccise due commercianti senegalesi, Samb Modou e Dop Mor e ne ferì gravemente altri tre, “la situazione per gli stranieri in città e Italia non è affatto migliorata, anzi è peggiorata“. Parole di Mamadou Sall, rappresentante della comunità dei senegalesi di Firenze e provincia, intervistato da Novaradio nella giornata in cui la città ricorda una delle pagine più nere della sua storia recente: “I segnali sono questi: quello che chiamiamo il razzismo istituzionale e il razzismo democratico: il razzismo istituzionale sono le leggi che i governi hanno votato negli ultimi anni, e l’altro è quello che subiamo nella società , nel mondo del lavoro, l’uso delle parole per offendere e mettere una persona in difficoltà, cose che sono aumentate nella nostra società”.

“L’Italia in questi anni è profondamente cambiata – spiega ancora Sall –  è cambiato il paesaggio umano, ma non abbiamo mai visto una politica che tiene conto di questo cambiamento verso una coesione sociale e di convivenza civile per tutte le comunità. E non si tratta più dell’immigrazione ma delle sue conseguenze, a partire dai nostri figli che sono nati qui: vivono qui, vanno a scuola, hanno amici ma purtroppo non sono considerati italiani, secondo leggi che governi – soprattutto governi di destra ma anche con partiti di sinistra – hanno votato”.

Oggi in piazza Dalmazia si sono riuniti per commemorare le vittime e lanciare un messaggio antirazzista rappresentanti delle istituzioni cittadine, parenti delle vittime, membri della società civile e religiosa e rappresentanti della comunità senegalese. “Ricordare è fondamentale, questa è stata una ferita enorme per la nostra città. È importante non solo ricordare perché sono due cittadini fiorentini che sono stati uccisi in maniera atroce ma perché siamo profondamente convinti che ricordare anche la grande reazione che c’è stata a Firenze che si è stretta intorno alla comunità senegalese serva per costruire un presente e un futuro migliore, dove ci sia rispetto, curiosità verso l’altro e non paura e diffidenza”,  ha dichiarato l’assessora al welfare e candidata del Pd alle prossime comunali a Firenze Sara Funaro presente in piazza, che si è espressa anche sul tema immigrazione dopo le ultime mosse del governo: “Se parliamo del percorso dei richiedenti asilo mi pare che le ultime modifiche non facciano altro che peggiorare la situazione. Sarà molto più facile avere cittadini senza permesso e cittadini invisibili, è un dato che ci deve preoccupare fortemente.”.

“Dobbiamo essere in grado di tener vivo il ricordo tutto l’anno per combattere il razzismo dilagante nella nostra società”, ha detto dalla piazza la presidente di Arci Firenze Marzia Frediani. “È una ferita aperta, ma deve servire a costruire ponti”, le parole dell’Imam di Firenze Izzedin Elzir.

 

Scritto da: Redazione Novaradio


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