Cultura

Ripartono gli Uffizi con un nuovo modello di visita ‘slow’

today03/06/2020

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FIRENZE – Dopo 85 giorni di chiusura, e dopo la riapertura di Boboli, Palazzo Pitti e Loggia dei Lanzi oggi ripartono gli Uffizi.

Per il museo si tratterà di una riapertura  “slow”, con nuove modalità di visita volte ad assicurare il rispetto delle norme contro la diffusione del coronavirus e allo stesso tempo una permanenza in museo più tranquilla e prolungata rispetto al passato.

Il numero massimo di visitatori che potranno stare contemporaneamente in Galleria sarà ridotto della metà, passando da 900 a 450, in modo da garantire a ciascuno, durante il tour nel museo, in media 44 metri quadrati di spazio. Di fronte alle opere principali sono stati incollati, sul pavimento, indicatori di distanza, che segnalano in quali punti e quante persone possono sostare di fronte ai dipinti in modo da non creare assembramenti. Nella stessa ottica, il percorso di visita è stato dotato di un’apposita segnaletica, i gruppi non potranno essere composti da più di 10 persone, e le guide turistiche dovranno sempre utilizzare il sistema whisper (microfono e auricolari).

L’orario di accesso in Galleria sarà ridotto, per consentire lo svolgimento quotidiano delle operazioni di sanificazione in tutti gli ambienti: nei giorni infrasettimanali in questa prima fase di riapertura il museo sarà infatti aperto di pomeriggio, da mercoledi a venerdi dalle 14 alle 18,30 e il sabato e la domenica tutto il giorno dalle 9 alle 18,30. Sarà vietato l’ingresso a persone con temperatura corporea oltre 37,5 gradi, misurata con termoscanner all’ingresso; l’uso della mascherina sarà obbligatorio durante tutta la visita; sarà necessario mantenere una distanza interpersonale di almeno 1,80 metri. Gel disinfettante sarà a disposizione dei visitatori all’entrata, all’uscita, in tutti i bagni ed in punti strategici della Galleria.

“La rinascita del Paese comincia dall’arte. Quello che parte da Firenze, oggi, con la riapertura del primo museo italiano è un segnale importante e simbolico. Sarebbe bellissimo che il modello di visita e turismo rilassati che si sperimentano qui agli Uffizi in questo particolare momento storico diventi stabilmente il modello per il turismo di domani”, ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, in occasione della riapertura del museo fiorentino. Ascolta >>

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    Ripartono gli Uffizi con un nuovo modello di visita ‘slow’ Redazione Novaradio

 

“Gli Uffizi – ha aggiunto Schmidt – hanno un ruolo di incubatore economico per tutta Firenze e per tutto il Paese essendo il museo più visitato in Italia. Abbiamo perso 12 milioni di euro in questi 85 giorni di chiusura, ma Firenze in realtà ha perso molto di più per l’indotto mancato”.

In occasione della riapertura delle Gallerie, il direttore ha annunciato anche una novità: una mostra a Firenze, entro un paio di anni, con le opere custodite nei depositi delle Gallerie degli Uffizi e della soprintendenza del capoluogo toscano che furono originariamente create per le chiese. “Abbiamo nei depositi numerose opere d’arte – ha detto – che furono portate via dalle chiese temporaneamente, per qualche restauro, per il rischio di furto, dopo l’alluvione o dopo la guerra. Queste opere non sono state viste da nessuno per molti decenni e spesso si è persa la memoria storica dei luoghi dai quali provengono”. “

Scritto da: Redazione Novaradio


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