PONTASSIEVE – Strattonato da una giovane che gli ha strappato la camicia e anche la catenina che aveva al collo. E’ quanto capitato al leader della Lega Matteo Salvini poco dopo il suo arrivo a Pontassieve, una delle tappe del suo odierno tour elettorale in provincia di Firenze. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine che hanno identificato la giovane in una ventenne originaria del Congo.
L’episodio, spiega la polizia, sarebbe del tutto sganciato dalla manifestazione di protesta contro Salvini organizzata da alcune decine di antagonisti. Secondo una prima ricostruzione della questura, non si sarebbe trattato di un gesto programmato: la giovane, che stava tornando a casa dal lavoro, si sarebbe trovata casualmente in mezzo ai sostenitori della Lega, e ne avrebbe approfittato per avvicinarsi al leader della Lega e afferrarlo per la camicia.
Il leader leghista non ha mancato di sfruttare subito in chiave elettorale: la violenza no: la camicia me la ricompro, ma strappare dal collo un rosario che mi ha regalato un parroco è una cosa che non sta né in cielo né in terra, e quella persona si dovrebbe vergognare”.
“Esprimo la mia vicinanza democratica al senatore Salvini per l’episodio di aggressione che ha dovuto subire a Pontassieve. L’esercizio della libertà nel nostro Paese è stato conquistato con la lotta di Liberazione e la Resistenza a cui hanno partecipato migliaia di quelli che Salvini definisce ‘rossi’, addirittura qualificandoli come fascisti”.
Solo questa mattina infatti Salvini, nel corso di un comizio a Fucecchio,
Salvini ha anche annunciato che il 18 settembre sarà a Firenze per chiudere in Toscana con il comizio conclusivo al campagna elettorale delle regionali. Intanto domani, terza giornata consecutiva del suo tour in Toscana, Salvini ha confermatche nella tappa aretina incontrerà Fredy Pacini, il rivenditore di gomme che sparò, uccidendolo, a un 29enne moldavo entrato nella sua officina per rubare e per il quale il gip ha respinto la richiesta di archiviazione delle accuse.
