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Inchiesta Keu: lunedì al via bonifica a Pontedera. Monni, “Conclusione interventi entro 2025? La tempistica dovrebbe essere rispettata” -ASCOLTA

today19/01/2023

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    Monia Monni, assessora regionale all’ambiente

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    Monia Monni, assessora regionale all’ambiente su ministero

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    Pietro Rubellini, direttore Arpat

FIRENZE-  Quelli inquinati dal Keu sono “dieci siti di competenza dei Comuni in quanto a procedure e tre siti di competenza regionale”. Tra quelli regionali, per quanto riguarda la strada 429 “abbiamo fatto la messa in sicurezza temporanea, mentre il sito di Pontedera e quello di Bucine non sono più nella disponibilità della famiglia Lerose, ma sono gestiti da un amministratore giudiziario. Sul sito di Pontedera le prime operazioni di rimozione dei rifiuti partiranno nella giornata di lunedì prossimo, mentre sul sito di Bucine stiamo terminando lo screening per individuare le priorità su cui intervenire nell’immediato”. E’ questo il quadro fatto dall’assessora regionale all’ambiente, Monia Monni, sulla bonifica dei siti inquinati da Keu.

Riguardo poi all’intenzione di concludere gli interventi entro il 2025, Monni ha detto che ci “sono casi molti diversi tra loro”, ma “penso che quella tempistica sia rispettabile”. “Delle 13 aree oggetto di indagine – ha poi precisato – due hanno già chiuso la loro procedura. L’aeroporto di Pisa è stato bonificato, un’area a Peccioli è stata messa in sicurezza, altri stanno facendo le caratterizzazioni, sulla strada regionale c’è stata la messa in sicurezza temporanea. Sono situazioni molto diverse tra loro e i tempi dipendono dalla complessità dei lavori che si vanno a compiere. In alcuni casi saranno bonifiche, alcune saranno rimozioni dei rifiuti, e altre messe in sicurezza permanenti, ma in quella tempistica ci stiamo”.

Per quanto riguarda il coinvolgimento del ministero, “da più di un anno abbiamo scritto al ministero per chiedere di accedere alla struttura commissariale per le bonifiche delle discariche abusive,” conclude Monni. “Abbiamo avuto il nulla osta del ministero aspettiamo il dpcm che incarichi questa struttura di seguire le bonifiche.”

“Abbiamo siglato con l’università di Pisa e Firenze due accordi di ricerca per studiare l’aggregato che produceva la ditta Le Rose,” spiega Pietro Rubellini, direttore Arpat volto a studiare la reazione dei componenti dei materiali del keu a contatto con le altre matrici ambientali, soprattutto per monitorare il possibile rilascio della sostanza più pericolosa, il cromo esavalente.

Relativamente ai finanziamenti stanziati per le bonifiche è tornato il presidente Giani: ” Abbiamo deciso di portare nella variazione di bilancio di aprile 10 milioni di euro, 5 milioni sul 2023 e altri 5 milioni sul 2024 che si uniscono ai 5 milioni che avevamo previsto per quest’anno per poter procedere con le bonifiche”.

 

Scritto da: Redazione Novaradio


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