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TOSCANA – Continua ed anzi si allarga la mobilitazione per i diritti dei lavoratori delle aziende del distretto Firenze Prato Pistoia innescata dall’ “8×5 strike”, la mobilitazione per le 40 ore settimanali indetta dal sindacato Sudd Cobas dopo l’aggressione ad un picchetto operaio.
Alla stireria Iron&Logistics da 8 giorni e sette notti i lavoratori sono in assemblea permanente per impedire lo smantellamento del sito produttivo di via Alfieri a Montale da parte dell’azienda che, dopo essere già stata condannata a reintegrare i dipendenti illegittimamente licenziati e al risarcimento per circa un milione di euro, da un lato lamenta la crisi e il calo delle commesse, dall’altro a luglio ha fatto sparire dal bilancio 660 mila euro destinandoli ad “altre riserve”.
Sempre nel comparto tessile, proseguono a Prato i picchetti operai alla Welltex (contoterzista per Mondo Convenienza) alla Arte93, dove gli operai sono stati licenziati dopo essersi rivoti al sindacato. “Non esiste un distretto buono e uno cattivo, uno italiano da salvare e uno cinese da combattere” attaccano i Sudd Cobas: “La Iron&Logistics è italianissima, e altre anche a conduzione straniera sono in strettissimo legame con i grandi marchi del fashion italiano”.
Nel comparto logistico, ha superato invece il quinto giorno lo sciopero dei conducenti e dei facchini della GLS, oltre che in Toscana anche in Veneto e Piemonte, nel quadro di una mobilitazione promossa da Sudd Cobas, Adl Cobas, e Confederazione Cobas, per una serie di rivendicazioni legate al rinnovo contrattuale, tra cui l’applicazione della clausola sociale per i conducenti, come già previsto per i facchini, nei cambi di appalto.
Tutte proteste, queste, organizzate e sostenute dai Sud Cobas e proprio pochi giorni fa hanno festeggiato la vittoria alla VOT International: dopo 11 giorni di sciopero l’azienda ha ceduto, ed è stato sottoscritto un accordo che introduce garanzie importanti, oltre a una migliore retribuzione.