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Giorno della Memoria, a Firenze Comunità ebraica, Aned e Anpi unite nelle iniziative. Vania Bagni (Anpi): “Lavoriamo per una memoria sana” – ASCOLTA

today27/01/2025

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    Vania Bagni, presidente Anpi Firenze

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    Sara Funaro, sul Giorno della Memoria

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FIRENZE – “Anpi, Aned e Comunità ebraica a Firenze lavorano per costruire una memoria “sana”, sulle cose che ci uniscono, nel rispetto dei propri percorsi”. Così stamani Vania Bagni, presidente dell’Anpi di Firenze nel commentare il comunicato congiunto firmato dalla stessa presidente dell’associazione dei partigiani di Firenze insieme a  Enrico Fink e Lorenzo Tombelli, rispettivamente presidenti della Comunità ebraica e di Aned Firenze. Una nota nata dalla necessità di superare quelle “divisioni insorte in alcune importanti città, in occasione delle celebrazioni del Giorno della Memoria, fra le nostre comunità e associazioni” spiegano, con un chiaro riferimento alla città di Milano dove la Comunità ebraica ha deciso di disertare le celebrazioni del 27 gennaio, in disaccordo con la posizione dell’Anpi riguardo al conflitto israelo-palestinese ed in particolar modo sulla definizione di genocidio in atto a Gaza. A Firenze invece, spiegano le tre organizzazioni “saremo insieme, noi e le Istituzioni locali, a celebrare il 27 gennaio, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico, dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, e ci auguriamo che questo nostro esempio possa essere di ispirazione per il ricongiungimento di un fronte unito, democratico e antifascista, anche altrove”.

Un appello citato come esempio anche dal presidente nazionale dell’anpi Gianfranco Pagliarulo. A ringraziare le tre realtà cittadine anche la sindaca Sara Funaro che oggi a margine della cerimonia a Palazzo Vecchio per il Giorno della Memoria ha detto: “Ringrazio Aned, Anpi, la comunità ebraica perché hanno dato un segnale importante di unità. È stando insieme, con le sfumature delle differenze, che si possono dare segnali anche verso l’esterno, soprattutto se si parla di pace. Quello che stiamo facendo oggi, con le parole dei ragazzi, penso sia il modo migliore per non cadere nella retorica”.

Nel Salone dei Cinquecento stamattina erano preseti anche l’assessora alla cultura della memoria e dell’educazione Benedetta Albanese e 250 ragazzi delle scuole secondarie di primo grado Gramsci, Carducci, Machiavelli, Guicciardini. Presente anche la dirigente scolastica Federica Gambogi del liceo classico Michelangiolo. Per tutto il giorno inoltre a Palazzo Vecchio le bandiere sono esposte a mezz’asta. Alle ore 12,30 alla stazione di Santa Maria Novella, al binario 16, ci sarà la cerimonia commemorativa, in memoria di tutte le deportazioni.

 

 

Scritto da: Redazione Novaradio