Cultura

Grandi Uffizi pronti nel 2024, compresa la loggia di Isozaki

today25/02/2019

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FIRENZE – Si concluderanno entro il 2024 i lavori per i cosiddetti ‘Nuovi Uffizi’, l’opera di ristrutturazione e adeguamento della Galleria degli Uffizi di Firenze. Lo ha detto oggi il direttore delle Gallerie Eike Schmidt in occasione del sopralluogo del soprintendente dei Beni culturali per la città di Firenze, Andrea Pessina, con i rappresentanti del Comune di Firenze, della Giunta e del Consiglio regionale.

“La prima metà dei lavori sono durati 10 anni – ha detto Schmidt – ma per la seconda metà procediamo al doppio della velocità mettendo insieme il terzo e il quarto stralcio in modo da concludere entro 4 anni e mezzo, senza mai chiudere il museo”.

L’unico nodo ancora da sciogliere è la Loggia di Isozaki, la nuova uscita del museo. Secondo Schmidt “da un punto di vista amministrativo locale il nodo è già stato sciolto molti anni fa”, Isozaki ha infatti vinto il concorso nel 1999 e cinque anni dopo ha il ricorso, tuttavia i permessi concreti devono essere autorizzati dal ministero. “Sono ottimista e se queste autorizzazioni arrivassero nei prossimi mesi saremmo in tempo per completare la loggia ben prima del 2024, mentre un teorico piano ‘B’ significherebbe un rallentamento lavori di non meno di 5 anni” ha concluso Schmidt. Ascolta >>

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    Grandi Uffizi pronti nel 2024, compresa la loggia di Isozaki Redazione Novaradio

 

Sull’argomento è intervenuto anche il responsabile del cantiere, l’architetto Francesco Fortino che ha detto di aver “segnalato al ministero l’urgenza di decidere nel merito”.  “Noi siamo in grado di gestire tutte le soluzioni senza che questo comporti l’abbandono del progetto, ma è necessario prendere una decisione”, ha aggiunto Fortino, “sarebbe però importante andare avanti anche perché l’architetto Isozaki potrebbe chiedere il risarcimento dei danni”.

Tra i lavori ancora da realizzare oltre alla loggia: un ristorate, interventi sulle sale del piano terra e all’impiantistica, lo scalone di Ponente, un nuovo bookshop e la sistemazione di 12 sale per esposizioni. Per quanto riguarda l’aspetto economico,  il progetto è già stato tutto finanziato con 18 milioni arrivati nel 2015 e 30 dei 40 milioni ricevuti dallo stralcio cultura e turismo del 2016. Gli altri 10 di questi 40 milioni invece serviranno per la riapertura del Corridoio Vasariano.

 

Scritto da: Redazione Novaradio


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