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Cinema e montagna, al via la rassegna “Giardini selvaggi” promossa dai CAI di Prato, Sesto e Firenze – ASCOLTA

today22/01/2024

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    Paola Fanfani, presidente CAI Prato

 

FIRENZE – Due mesi di film documentari per parlare di ambiente, avventura, sogni, esplorazione. Parte domani, 23 febbraio dal cinema Grotta di Sesto Fiorentino “Giardini selvaggi”, la rassegna di cinema e montagna a cura delle sezioni di Firenze, Prato e Sesto del Club Alpino Italiano.

In programma fino al 19 marzo 9 appuntamenti, che si alternano tra il cinema Astra di Firenze, il Terminale di Prato e il Grotta di sesto. Tutti i film sono stati selezionati e in molti casi premiati al Trento Film Festival, il più antico festival cinematografico dopo quello di Venezia. In cartellone storie vere e suggestive, come quella di Jerzy Kukuczka nel documentario Jurek di Pawel Wysoczanski (film d’inaugurazione il 23 gennaio, cinema Grotta) uno dei più forti scalatori della storia dell’alpinismo, morto nella sua diciottesima spedizione, il secondo uomo ad aver salito tutte le 14 vette oltre 8mila metri dopo Reinhold Messner, un mito assoluto dell’alpinismo himalayano. “Aveva bisogno della montagna come fosse il pane, le vette lo attraevano come una calamita, una passione senza fine” racconta di lui la moglie.

Al cinema Terminale di Prato il 1 febbraio apre la rassegna l’incontro con Andrea Lanfri, il noto alpinista e ex atleta paraolimpico sarà presente in sala, e porterà alcuni dei suoi spettacolari cortometraggi e in modo sempre ironico si confronterà con il pubblico. La serata sarà a scopo benefico in favore della sua onlus Over All Limits APS.
Ambiente e sostenibilità protagonisti invece in The North Drift di Steffen Krones (6 febbraio cinema Astra), storia di una bottiglia di birra tedesca, arenata su una delle isole più remote della Norvegia, nell’arcipelago delle Lofoten, nell’Oceano Artico. Come ci è finita? Un viaggio per indagare il meccanismo dei rifiuti e capire quanto siamo parte di un sistema in cui ognuno di noi ha il potere di modificare le cose. Nel documentario Pasang: all’ombra dell’Everest di Nancy Svendsen (22 febbraio Terminale cinema), la cronaca del tragico e appassionante percorso che portò Pasang Lhamu Sherpa a diventare la prima donna nepalese a scalare l’Everest, nel 1993. E poi la storia di Phuntsho Tshering in Mountain man (27 febbraio cinema Astra), l’unico glaciologo del Bhutan, che ogni anno viaggia a piedi per giorni negli angoli più remoti dell’Himalaya bhutanese per misurare i ghiacciai che si sciolgono rapidamente a causa dei cambiamenti climatici. Si viaggia in terre estreme nel divertente documentario In This cold Life di Darren Mann (19 marzo cinema Astra), ambientato nella città più settentrionale del mondo, Longyearbyen, nell’arcipelago norvegese delle Svalbard, dove i 2mila abitanti di 50 nazionalità diverse vivono vite assai diverse dalle nostre e girano con il fucile all’università, nei bar, nei ristoranti per difendersi dagli orsi.

Scritto da: Redazione Novaradio


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